Anemone
In fondo tutto nasce dall’amore tra Flora e Zefiro. Come spesso accade, dagli antichi miti in poi, gli idilli vengono messi in pericolo. Qui la minaccia è rappresentata da Anemone. Anemone era una semplice ninfa che viveva alla corte della bella e potente Flora. Anemone era fresca e giovane.
Il leggero vento di primavera Zefiro, che amava Flora perde la testa per Anemone. Ma ad aggravare la situazione non si invaghisce solo lui, anche Borea il vento irruente del Nord si innamora di Anemone. Ne nasce una contesa tra i due per chi l’avrebbe avuta. Tutto ciò di certo non poteva sfuggire a Flora.
Flora è furiosa per il tradimento di Zefiro, il suo tenero amante. Travolta dalla passione della gelosia punisce Anemone appassendo la fresca bellezza di Anemone. Non le basta, vuole colpire anche la passione dei due contendenti e fa in modo che neanche i due venti ne possano mai più godere.
Non esista a vendicarsi. Tramuta con i suoi poteri Anemone in un fiore che si apre precocemente quando Borea, il vento freddo e irruento dell’inverno, per abbracciarla le scuote la corolla con violenza spogliandola così dei suoi petali delicati. Quando più tardi Zefiro, tiepido e sensuale, giunge per carezzarla trova solo uno stelo spoglio.
Questo articolo presenta estratti provenienti da varie fonti non meglio identificate