Il Porto di Ripetta, o Porto Clementino, era uno scalo fluviale di Roma situato lungo il Tevere, nell’area antistante alla chiesa di San Girolamo dei Croati.
Nel XIV secolo,, nell’area antistante alla chiesa di San Rocco all’Augusteo esisteva un piccolo porto rudimentale utilizzato per lo scarico di legname, carbone , vino e travertino che proveniva da Tivoli e dal fiume Aniene. Qui arrivavano barche di scarso tonnellaggio. Poiché i traffici erano molto intensi, Papa Paolo V, il 12 novembre 1614 dispose che il traffico della legna da ardere fosse trasferito più a monte, qui fece erige la nuova Ripetta o Legnara, un manufatto opera di Giovanni Vasanzio e Carlo Maderno, mentre il commercio della legna da costruzione continuava al porto di Ripetta.
Solamente all’inizio del Settecento papa Clemente XI approvò il progetto per la realizzazione di un nuovo porto dall’aspetto monumentale, dotato di banchine, scalinate e piazzali. Il disegno fu affidato all’architetto Alessandro Specchi, che si avvalse della collaborazione di Carlo Fontana. L’opera, per la cui costruzione furono impiegati materiali di spoglio provenienti dal Colosseo, fu inaugurata il 16 agosto 1704.
La costruzione, significativo esempio di architettura tardobarocca, era caratterizzata da due ampie scalinate curve, che collegavano le banchine al livello del piano stradale; al centro si apriva un emiciclo, dove era collocata una fontana per abbeverare gli animali da soma impiegati nel trasporto delle mercanzie. Ai lati dell’emiciclo si innalzavano due colonne, le quali furono utilizzate per indicare il livello raggiunto dalle alluvioni del Tevere.
Nel 1734, vi fu un enorme incendio, e questo evento, indusse papa Clemente I a trasferire anche il deposito della legna da costruzione fuori le mura
Nel tempo il porto subì un rapido degrado e, dopo l’annessione di Roma al Regno d’Italia, fu decretata la sua demolizione per permettere la costruzione dei muraglioni lungo il Tevere.
Prima dell’attuale ponte Cavour, nel 1814 venne costruito un ponte provvisorio di barche davanti al porto per il ritorno a Roma di Papa Pio VII, al soglio dal 1800 al 1823, mentre tra il 1877 e il1878 venne costruito un ponte di ferro detto di Ripetta per il collegamento di questa area con il nuovo rione Prati; questo ponte venne demolito e sostituito nel 1902 dall’attuale ponte Cavour
San Rocco all’Augusteo, Porto di Ripetta. Sul fianco destro della chiesa è sistemata dal 1821 una colonna in bassorilievo che misura l’altezza delle inondazioni del Tevere (Idrometro di Ripetta). La peggiore inondazione riportata è quella del 1598 con un primato di 4 metri al di sopra dell’attuale livello della strada. L’idrometro originale era suddiviso in quattro parti disposte lungo una scala a gradini. Quello conservato è l’elemento superiore. Oggi la chiesa fa parte dell’elenco delle chiese rettorie di Roma ed è luogo di culto appartenente alla parrocchia di San Giacomo in Augusta. Ne “Il fu Mattia Pascal” di Luigi Pirandello, il protagonista prende alloggio di fronte alla chiesa e in camera trova un’acquasantiera con acqua benedetta presa nella vicina chiesa. Anno: 1875
Fonte: Romasparita.eu