Il Palazzo Farnese di Caprarola è riconosciuto come uno dei monumenti tardo rinascimentali più importanti ed intriganti d’Europa
Opera insigne iniziata da Antonio da Sangallo il Giovane, Baldassare Peruzzi ma terminata da Jacopo Barozzi, detto il Vignola. Il palazzo fu costruito per la famiglia Farnese secondo lo stile manierista ed ha una pianta pentagonale al centro del quale c’è un cortile interno circolare.
Il primo piano viene chiamato Piano dei Prelati, mentre quello superiore è il Piano Nobile. Questi sono collegati dalla meravigliosa Scala Regia, una scalinata interna circolare attraverso la quale, secondo la leggenda, il cardinale Farnese vi passava a cavallo per andare da un piano all’altro del palazzo.
Fra le numerose stanze del palazzo che si possono visitare ed ammirare vi è quella della Solitudine o dei Filosofi
l Palazzo era un luogo di ritiro per il card. Alessandro Farnese, per ritrovare la quiete interiore, la calma e la serenità con una visione filosofica e spirituale sulla vita.
La presenza di una stanza dedicata alla solitudine, posta oltretutto tra lo Spogliatoio del cardinale ed il “Torrione”, allude alla necessità di mantenere un isolamento quasi totale ricercando serenità per la sua meditazione, anche su argomenti e temi importanti legati alle vicende della sua vita e della Chiesa.
Nella volta, il concetto viene espresso attraverso un ciclo dedicato alla solitudine pagana studiato da Annibal Caro in cui vengono raffigurati fatti sacri e profani, i grandi filosofi della storia, personaggi illustri, uomini cristiani e pagani che avevano rinunciato alle contraddizioni del mondo per dedicarsi alla solitudine ed alla contemplazione, alla meditazione e alla divulgazione.
La pubblicazione di questo articolo non intende violare nessun copyright e/o essere usato a scopo di lucro. In caso contrario siamo a disposizione per l’eventuale rimozione.
The publication of this article soes not intend to violate any copyrights, or to e exploited for profit. Otherwise, the undersigned is available for the eventual removal.