Origini
Questa introduzione è una sintesi dei fatti accaduti nel corso della storia tormentata del popolo ebraico, attraverso secoli di sofferenze in seguito al suo esilio, dalle sue origini fino alla nascita del ghetto di Roma nel 1555.
Secondo la tradizione biblica gli ebrei erano un popolo di pastori nomadi organizzati in tribù guidate dal patriarca Abramo, originario della città di Ur in Mesopotamia, che si stabilì verso il 1800 a.C. nella terra di Canaan, la terra promessa loro da Dio .Da tale terra, dopo l’epoca dei patriarchi (Abramo, Isacco e Giacobbe), essi migrarono in Egitto stabilendosi pacificamente in quel paese. Cambiata la situazione politica sotto i faraoni Ramsete II e Merenptah e divenuti vittime di una persecuzione, sotto la guida di Mosè, decisero di tornare nella “Terra Promessa” attraversando il deserto del Sinai.
Qui Mosè diede al suo popolo una legge scritta, istituì una casta sacerdotale (leviti) e un luogo di culto (l’arca dell’alleanza): da quel momento fu ufficiale il culto monoteistico (come evidenziato nelle sacre scritture).
Verso il 1200 a.C. rioccuparono la Terra di Canaan. Sotto la guida di Giosuè conquistarono prima Gerico e, dopo una lunga e sanguinosa lotta riuscirono a riconquistare Gerusalemme sotto Re David. Dopo la morte di Salomone, successore di David e ultimo re della dinastia ebraica, ebbe inizio il periodo di decadenza del popolo ebraico. Dopo poche generazioni, infatti il regno si divise in due parti: il Regno di Israele e il Regno di Giuda, che in momenti diversi caddero sotto dominazioni straniere. Comincia così fin da adesso la diaspora (la dispersione del popolo ebraico nel mondo), infatti consistenti comunità ebraiche risultano in Egitto e, già dal 400-300 a.C., in altre aree del Medio Oriente ed a Roma stessa.
La Comunità ebraica di Roma è la più antica d’Europa: si hanno notizie di ebrei che abitavano in questa città già nel secondo secolo a.C. provenienti dalla Terra d’Israele in seguito alla rivolta armata della dinastia ebraica dei Maccabei contro il Re di Siria Antioco IV Epifane (intorno al 1165 a.C.). Questi voleva imporre loro il dominio politico e culturale dei Greci; altri sopraggiunsero numerosi, dopo il 63 a.C., venuti con Pompeo, conquistatore della Giudea.
La Diaspora ebraica ebbe origine prevalentemente in due distinti momenti della storia. Il primo evento storico risale alla conquista di Gerusalemme da parte dei babilonesi nel 587 a.C. e alla conseguente deportazione della popolazione ebraica a Babilonia. Nel corso della “cattività babilonese” gli ebrei completarono la redazione delle norme rabbiniche (“Talmud babilonese”).
Nel 161 a.C. gli ebrei della Palestina chiesero e ottennero la protezione di Roma. Un piccolo nucleo di ebrei venne ad abitare in città. Giunsero come schiavi, ma presto poterono riscattare la propria condizione divenendo “liberti”. Giulio Cesare e Augusto hanno in gran conto la comunità ebraica romana, la cui popolazione sale in breve a 40.000 persone.
Il secondo evento storico era datato 135 d.C. quando i romani decisero di reprimere le continue ribellioni del popolo ebraico all’autorità dell’impero romano con la distruzione della città di Gerusalemme ed il divieto agli ebrei di risiedere in Palestina. Ciò causò la migrazione forzata degli ebrei in altre terre lontane, dal Nord Africa alla Spagna, dai Balcani al Caucaso. Il provvedimento romano fu alla base di tutte le persecuzioni subite dal popolo ebraico nella sua storia fino all’olocausto nazista del Novecento.
Dal 66 d.C. i Giudei subiscono le angherie dei procuratori romani; l’esasperazione si traduce in ribellione. È così che inizia la Guerra giudaica, che dura 4 anni. Già nel 69 d.C. Gerusalemme viene assediata. Malgrado l’accanita resistenza e gli atti di leggendario valore compiuti dagli ebrei, la città viene conquistata da Tito il 9 di Av (penultimo mese del lunario ebraico) dell’anno 70. L’assedio di Gerusalemme fu l’episodio decisivo della prima guerra giudaica, sebbene il conflitto termini con la caduta di Masada nel 73 ben descritta nel seguente video “Tra le rovine di Masada – Superquark 05/07/2017” https://www.youtube.com/watch?v=SJn-_MoX5eY.
L’esercito romano, guidato da Tito Flavio Vespasiano (il futuro imperatore Tito) assediò e conquistò la città di Gerusalemme, distrusse la città ed il suo Tempio. Il prezioso candeliere a sette braccia, la Menorah (parola che deriva dalla stessa radice di or, cioè luce, alimentato da olio d’oliva) rappresenta un fondamentale simbolo dell’ebraismo. Si trovava inizialmente nel santuario “nomade” costruito da Mosè per l’Arca del Patto. Fece poi parte degli arredi sacri del Tempio di Gerusalemme, tanto è vero che la prima raffigurazione della Menorah compare sull’arco di Tito, a Roma, e celebra appunto la distruzione e il saccheggio del Santuario ebraico.
Questa distruzione del principale tempio ebraico è ancora oggi ricordata dalla ricorrenza ebraica di Tisha Be Av (9 di Av, appunto). L’arco di Tito fu eretto a Roma per celebrare tale trionfo.
Rilievo dell’Arco di Tito a Roma Gaspare Vanvitelli: Veduta dell’Arco di Tito
Secondo le leggi di guerra, i vincitori potevano disporre della vita e delle proprietà dei vinti; ed ai Giudei era riservata la sorte comune ai vinti. Una parte di essi fu destinata a perire nel circo (ad circenses) e mandata a Cesarea; una parte fu inviata nelle miniere in Sardegna (ad metalla), dove nessuno poteva sopravvivere a lungo; una parte ancora fu portata a Roma (circa 97 mila) e adibita alla costruzione del Colosseo; altri furono venduti come schiavi; tutti i mercati dì schiavi dell’Oriente ne erano pieni. Dopo la rivolta di Bar Kochba (132-135), condottiero rivoluzionario ebreo, pretendente al trono della Giudea al tempo dell’imperatore Adriano, soffocata nel sangue dal Romani, molte altre migliaia di Giudei seguirono la stessa sorte.
Ma vivendo, come già ricordato, molti ebrei fuori della Palestina anche prima di tali avvenimenti, essi si adoperarono per raccogliere denaro per il loro riscatto; questa attività fu chiamata Pidion ha-shvuim, ossia “riscatto dei prigionieri”, e in tal modo molti ebrei furono liberati.
E proseguirono i divieti e le umiliazioni nei loro riguardi. Nel 313 d.C. Costantino concesse la libertà di culto nell’Impero, ma agli ebrei venne proibito di utilizzare uffici pubblici, esercitare la professione legale, prestare servizio militare.
Di seguito elenchiamo i principali eventi occorsi negli anni che vanno dal 315 d.C. al 1550 ca,
per avere un quadro completo dei fatti che precedettero la creazione del ghetto di Roma.
315- 337 l’imperatore romano Costantino I promulgò nuove leggi restrittive. La conversione dei cristiani all’ebraismo fu proibita, congregazioni per funzioni religiose furono ridotte, ma agli ebrei venne comunque permesso di visitare Gerusalemme per l’anniversario della distruzione del Tempio.
351-352 venne domata la rivolta ebraica contro Costanzo Gallo.
358 a causa dell’aumentato pericolo di persecuzione romana, Hillel II , rabbino ebreo che visse a Gerusalemme al tempo di Erode il Grande, creò un calendario matematico per calcolare i mesi ebraici. Dopo l’adozione di tale calendario, il Sinedrio di Tiberiade venne sciolto
.
361–363 l’ultimo imperatore romano pagano, Flavio Claudio Giuliano, permise agli ebrei di ritornare alla “Gerusalemme Santa che avete per molti anni desiderato ricostruire” e di erigere nuovamente il Secondo Tempio. Poco dopo l’imperatore venne assassinato ed il progetto scartato.
363 Grave terremoto in Galilea del 363.
379 in India, il re hindu Sira Primal, noto anche come Iru Brahman, emise un editto inciso su una tavoletta di ottone che permise agli ebrei di vivere liberamente, costruire sinagoghe, avere proprietà senza condizioni e finché mondo e luna esisteranno
438 l’imperatrice Licinia Eudossia abolì la proibizione agli ebrei di pregare nel luogo del Tempio ed i capi della Comunità di Galilea danno l’annuncio al “grande e potente popolo degli ebrei”: “Sappiate che giunta la fine dell’esilio del nostro popolo!”[5]
450 Redazione del Talmud Yerushalmi (Talmud di Gerusalemme).
500–523 Yosef Dhu Nuwas, sovrano del Regno Himyar (Yemen attuale) si convertì all’ebraismo, migliorando il centro ebraico yemenita esistente. Il suo regno venne soppresso nella guerra contro Axum e i cristiani.
550 la redazione principale del Talmud babilonese (il Bavli) venne completata dai rabbini Ravina e Ashi. In forma minore, continuò ad essere modificato per altri 200 anni.
550–700 periodo dei Savoraim, i saggi della Persia che hanno consolidato il Talmud nella sua forma finale.
555-572 la rivolta dei Samaritani contro Bisanzio si concluse con una drammatica riduzione della comunità samaritana e con la proibizione della fede israelita, che viene dichiarata fuorilegge. Anche gli ebrei confinanti, che in maggior parte risiedevano in Galilea, furono colpiti dal dominio oppressivo dei bizantini.
610-628 gli ebrei di Galilea, guidati da Beniamino di Tiberiade ottennero l’autonomia a Gerusalemme dopo essersi sollevati contro l’imperatore Eraclio in una campagna militare insieme agli alleati Sassanidi con Cosroe II di Persia ( 570 – 628 ) .e le milizie ebraiche della Persia, ma vengono in seguito tutti massacrati.
L’ascesa e dominio dell’islam tra gli arabi pagani nella penisola araba risulta nella rimozione quasi totale delle antiche comunità ebraiche e la loro conversione forzata, nel sacco del Levante dove i bizantini vengono sconfitti ed espulsi.
700-1250 periodo dei Gaonim (era gaonica).
Gaon era un titolo onorifico con cui si designava il presidente delle due grandi Accademie talmudiche di Babilonia di Sura e di Pumbedita durante il periodo storico del califfato abbaside.
Gli ebrei dell’Europa meridionale e dell’Asia Minore vivevano sotto il dominio spesso intollerante dei re e del clero cristiani. La maggior parte degli ebrei viveva nei regni arabo-musulmani (Andalusia, Nord Africa, Palestina, Iraq e Yemen). Nonostante sporadici periodi di persecuzione, la loro vita comunitaria e culturale fiorì in questo periodo. I centri universalmente riconosciuti della vita ebraica erano a Gerusalemme e Tiberiade (Siria), Sura e Pumbedita (Iraq). I capi di queste scuole di Legge ebraica erano i Gaonim, consultati su questioni di diritto da parte di ebrei di tutto il mondo. Durante questo tempo, il Niqqud (sistema di segni diacritici per l’ebraico) viene inventato a Tiberiade.
711 gli eserciti musulmani invasero e occuparono la maggior parte della Spagna (In quel periodo gli ebrei costituivamo circa l’8% della popolazione spagnola). Sotto i cristiani gli ebrei avevano subito persecuzioni frequenti e intense, ma questo viene alleviato sotto il dominio musulmano. Alcuni affermarono che questo sia stato l’inizio dell’epoca d’oro della cultura ebraica in Spagna.
740 il re dei Cazari (popolo turco seminomadico dell’Asia centrale) e membri della classe nobile adottarono l’ebraismo. I Cazari rimasero indipendenti fino al X secolo, poi invasi dai Russi e infine conquistati dalle forze russe e bizantine nel 1016.
760 i Caraiti (setta ebraica) rigettarono l’autorità della legge orale e si separarono dall’ebraismo rabbinico
846 In Sura, Iraq, Rav. Amram Gaon compila il suo siddur (libro di preghiere ebraico).
871 un contratto di matrimonio incompleto datato 6 ottobre di questo anno fu il documento più antico rinvenuto tra le carte della Geniza del Cairo.
900-1090 epoca d’oro della cultura ebraica in Spagna. Abd al-Rahman III divenne Califfo di Cordova (al-Andalus) nel 912, dando inizio ad un periodo di grande tolleranza. I musulmani concessero agli ebrei e ai cristiani esenzioni dal servizio militare, il diritto di avere propri tribunali di legge, e garanzia di sicurezza per i propri beni. Poeti, studiosi, scienziati, statisti e filosofi ebrei fiorirono e diventarono parte integrante della dilagante civiltà araba. Tutto ciò terminò con l’invasione degli Almohadi del XII secolo.
940 In Iraq, Saadya Gaon compilò il suo siddur (libro di preghiere ebraico).
1013-1073 Rabbi Isaac Alfasi, soprannominato Rif, (vissuto in Marocco, poi in al-Andalus) scrisse il Sefer Ha-halachot, un’importante opera della Halakhah (Legge ebraica).
1040-1105 rabbi Shlomo Yitzhaki (Rashi) scrisse importanti commentari su quasi tutto il Tanakh (Bibbia ebraica) e il Talmud, uno dei testi sacri dell’ebraismo
1066 massacro di Granada.
1095-1291 iniziarono le crociate cristiane, scatenando la guerra contro i musulmani in Palestina. I crociati temporaneamente conquistarono Gerusalemme nel 1099. Decine di migliaia di ebrei vennero uccisi dai crociati europei in tutta Europa e in Medio Oriente.
1100-1275 periodo dei tosafot, commentatori talmudici che continuarono l’opera di Rashi e che inclusero alcuni dei suoi stessi discendenti.
1135-1204 Rabbi Moshe ben Maimon, noto come Maimonide o il Rambam, fu il principale e più importante rabbino dell’ebraismo sefardita. Tra i suoi molti scritti famosi, produsse un fondamentale codice di legge (il Mishneh Torah), e una delle opere filosofiche più influenti della storia ebraica, la Guida dei perplessi.
1141 Yehuda Halevi esorta tutti gli ebrei affinché emigrino in Palestina, poi muore a Gerusalemme. Egli era noto in italiano anche come Giuda Levita ( 1085-1141); è stato un rabbino, filosofo, poeta, teologo e medico spagnolo di origine sefardita. Era soprannominato il Cantore di Sion; fu autore del Kuzari e lascia 800 poemi, tra cui le Odi di Sion. il Kuzari è un trattato apologetico in cui l’obbiettivo dell’autore è difendere la fede ebraica dall’indagine scettica del razionalismo filosofico; nel libro viene narrato un dialogo immaginario tra il re dei Cazari e un rabbino ebreo, che cerca di convincere il monarca della rivelazione divina dell’ebraismo contro gli attacchi di filosofi, musulmani, cristiani ed eterodossi.
1187 dopo la cattura di Gerusalemme, Saladino chiamò gli ebrei e permise loro di ristabilirsi nella città. In particolare i residenti di Ascalona, un grande insediamento ebraico, risposero a questa chiamata.
1215 a Roma, Innocenzo III impose agli ebrei il pileus cornutus, un cappello riconoscibile a vista e il quarto Concilio ecumenico lateranense sancì l’obbligo di portare sugli abiti un contrassegno, giallo per gli uomini, blu per le donne.
1250-1300 vita di Moses de León di Spagna. Pubblicò apertamente lo Zohar, interpretazione esoterica della Torah scritta nel II secolo da Rabbi Shimon bar Yohai e dai suoi discepoli. Ciò dà inizio alla forma moderna di Cabala (misticismo ebraico esoterico).
1250-1550 periodo dei Rishonim, i saggi rabbini medievali. La maggior parte degli ebrei in questa epoca visse nelle terre al confine con il mar Mediterraneo o nell’Europa occidentale in sistemi feudali. Con il declino dei centri di potere musulmani ed ebrei in Iraq, non esisteva più un luogo unico nel mondo ebraico dove risiedeva un’autorità riconosciuta a decidere le questioni di diritto e pratica ebraici. Di conseguenza, i rabbini riconobbero la necessità di scrivere commentari su Torah e Talmud e di preparare codici di legge che consentissero agli ebrei di tutto il mondo di essere in grado di continuare a vivere nella tradizione ebraica.
1267 Nachmanide (il Ramban) si stabilì a Gerusalemme e costruì la sinagoga del Ramban.
1270-1343 Rabbi Yaakov ben Asher di Spagna scrisse l‘Arba’ah Turim (Quattro righe di Legge ebraica).
1290 gli ebrei vennero espulsi dall’Inghilterra da Edoardo I dopo il bando dell’usura del 1275: finanziare la conquista del Galles, Edoardo tassò gli usurai ebrei, già impoveriti per la politica di sfruttamento seguita da suo padre, Enrico III e da suo nonno, Giovanni Senza Terra. Ben presto, gli ebrei si trovarono nell’impossibilità di far fronte alle esose richieste del re, che li fece accusare di slealtà. Già sottoposti a restrizioni sui mestieri che potevano svolgere, con limitazioni alla loro libertà di movimento, nel 1275 il re emise lo Statutum de Judaismo o Statute of Jewry (“Statuto del Giudaismo”),[12] agli ebrei non venne garantita la sicurezza del possesso dei terreni e non poterono nelle corporazioni dei commercianti, per cui una buona parte tornò all’usura e allora Edoardo decretò che tutti gli usurai ebrei dovessero portare sui vestiti una “stella gialla”, così da essere identificabili da tutti. Nel corso di questa persecuzione, Edoardo fece arrestare tutti i capi delle famiglie ebree, ne fece portare trecento alla Torre di Londra per giustiziarli, mentre gli altri vennero uccisi nelle loro case. Nel 1290, il re bandì tutti gli ebrei dal paese.
1267- 1300 Rabbi Levi ben Gershom, noto come Ghersonide: filosofo francese del XIV secolo rinomato per la sua opera Sefer Milhamot Adonai (“Il libro delle guerre del Signore”) e anche per i suoi commentari filosofici.
1306-1394 gli ebrei vennero ripetutamente espulsi dalla Francia e poi riammessi dietro pagamento.
1343 gli ebrei perseguitati nell’Europa occidentale furono invitati in Polonia da Casimiro il Grande.
1466 Sempre a Roma durante il Carnevale valse l’imposizione per gli ebrei di correre nudi per il divertimento della plebe, portando sulle spalle i romani di religione cristiana. Oltre alle discriminazioni, gli abitanti del ghetto furono costretti a sottostare a diverse tradizioni e rituali umilianti. Per esempio, durante le feste del Carnevale Romano, un certo numero di ebrei anziani veniva fatto correre lungo l’arteria centrale della città, mentre la folla li beffeggiava e lanciava ogni sorta di rifiuti; questa tradizione fu poi trasformata nella corsa dei cavalli barberi, corsa che dal Seicento rappresentava a Roma il momento culminante del Carnevale
1478 re Ferdinando e regina Isabella di Spagna istituirono l’Inquisizione spagnola.
1486 Primo libro di preghiere pubblicato in Italia.
1488-1575 rabbi Yosef Karo, rabbino, filosofo, giurista, talmudista e scrittore spagnolo , esperto di diritto , passa 20 anni a compilare il Beit Yosef, una grande guida alla legge ebraica. Scrisse poi una guida più concisa, il Shulkhan Arukh che diventò la guida standard della legge per i successivi 400 anni.
1488 Obadiah di Bertinoro, rabbino italiano, commentatore della Mishnah, arrivò a Gerusalemme e segnò una nuova epoca per la comunità ebraica.
1492 decreto di Alhambra: circa 200.000 ebrei furono espulsi dalla Spagna, i quali si ristabilirono nelle terre di Olanda, Turchia, Arabia e Giudea; alcuni finirono anche in Sud America e America Centrale. Tuttavia, la maggioranza emigrò in Polonia. Nei secoli successivi, più del 50% della popolazione ebraica mondiale vivrà in Polonia. Molti ebrei rimasero in Spagna dopo essersi convertiti pubblicamente al cristianesimo e diventando cripto-giudei.
1492 Bayezid II dell’Impero ottomano mandò un invito formale agli ebrei espulsi della Spagna e Portogallo e inviò delle navi per far portare gli ebrei nel suo impero.
Egli li autorizzò a stabilirsi nell’Impero ottomano: un invito che sembra sia stato accolto da 300.000 persone. Pare che commentando l’espulsione degli ebrei spagnoli disse: “Come sono sciocchi i re spagnoli che espellono i loro migliori cittadini e li lasciano in mano ai loro peggiori nemici.”
Il sultano ottomano inviò la Marina ottomana sotto il comando dell’ammiraglio Kemal Reis in Spagna nel 1492 per trasportarli in sicurezza in terre ottomane. Emise ed inviò proclami in tutto l’impero, in cui ordinava di accogliere i rifugiati ebrei. Egli concesse ai profughi il permesso di stabilirsi nell’Impero ottomano e di diventare cittadini ottomani. Minacciò di morte tutti coloro che avrebbero trattato gli ebrei duramente o che avrebbero negato loro l’ingresso nell’impero.
La prima macchina da stampa a Costantinopoli venne fondata dagli ebrei sefarditi nel 1493. Sotto il regno di Bayezid, gli ebrei ebbero un periodo di fioritura culturale, con la presenza di studiosi come il talmudista e scienziato Mordecai Comtino , l’astronomo e poeta Solomon ben Elijah Sharbiṭ ha-Zahab; Shabbethai ben Malkiel Cohen, e il poeta Menahem Tamar.[1]
1493 gli ebrei vennero cacciati dalla Sicilia: circa 137.000 andarono in esilio.
1496 gli ebrei vennero espulsi dal Portogallo e da molte città tedesche.
Siamo ora giunti agli inizi del 1500 e, con Leone X, fu concesso alla comunità ebraica di Roma di aprire una scuola universitaria e la prima tipografia.
1501 re Alessandro di Polonia riammise gli ebrei nel granducato di Lituania.
1516 venne creato il ghetto di Venezia, primo ghetto ebraico d’Europa. Molti altri ne seguiranno.
1525–1572 rabbi Moshe Isserles (il Rema) di Cracovia scrisse una lunga glossa sul Shulkhan Arukh intitolata Mappah, estendendo la sua applicazione agli ebrei aschenaziti.
1524 venne scritta una Costituzione della comunità ebraica, approvata da Clemente VII.
1534 re Sigismondo I di Polonia abolì la legge che richiede agli ebrei di indossare indumenti speciali e/o un distintivo giallo.
1534 primo libro yiddish fu pubblicato in Polonia.
1534–1572 Isaac Luria (l‘Arizal) insegnò la Cabala a Gerusalemme e Safed per scegliere dei discepoli. Alcuni di questi, tra cui Ibn Tebul, Israel Sarug e principalmente Hayim Vital, misero i suoi insegnamenti per iscritto. Mentre le versioni sarugiane vennero pubblicate poco dopo in Italia e Olanda, i testi italiani rimasero in forma di manoscritto per lungo tempo, quasi tre secoli.
1542 con l’istituzione del Santo Uffizio, prese piede l’Inquisizione romana che mise in atto la confisca di tutte le copie del Talmud, uno dei testi sacri dell’Ebraismo, perché contenenti, a suo parere, frasi ingiuriose contro il Cristianesimo
1547 prima stamperia ebraica a Lublino.
1550 Moses Cordovero fonda un’accademia cabalista a Safed.
E’ più facile spezzare un atomo che un pregiudizio (Albert Einstein)