Alice di Battenberg
Vittoria Alice Elisabetta Giulia Maria di Battenberg (Castello di Windsor, 25 febbraio 1885 – Londra, 5 dicembre 1969) è stata una principessa di Battenberg e di Grecia e Danimarca per matrimonio. Fu la suocera della regina Elisabetta II del Regno Unito in quanto madre del principe consorte Filippo di Edimburgo.
Alice nacque nel Castello di Windsor, in presenza della sua bisnonna, la regina Vittoria. Era la primogenita del principe Luigi di Battenberg, e della principessa Vittoria d’Assia e del Reno.
Trascorse la propria infanzia tra Darmstadt, Londra, Jugenheim e Malta (dove suo padre era di stanza come ufficiale di marina).
La principessina Alice venne battezzata in Germania con otto fra padrini e madrine, tra cui la regina Vittoria. Ma non trascorse molto tempo prima che ci si accorgesse che qualcosa non andava. All’età in cui i bambini cominciano a dire le prime parole, lei articolava ancora suoni senza senso. Quando raggiungeva un giocattolo gattonando, e iniziava a giocare, rimaneva assorta e presto ci si rese conto che non aveva nessuna reazione se cadeva un vaso o la stanza dove si trovava era scossa dal tuono di un temporale. Alla fine, dopo una visita da uno specialista, ad Alice venne diagnosticata una sordità congenita. Con l’incoraggiamento di sua madre, Alice imparò a leggere le labbra e a parlare in inglese e tedesco[. Venne educata privatamente, studiando francese, e poi, dopo il suo fidanzamento, il greco.
Nel 1893 era una damigella d’onore al matrimonio di Giorgio, duca di York (poi re Giorgio V) e Mary di Teck. A poche settimane del suo sedicesimo compleanno, partecipò al funerale della regina Vittoria.
In occasione dell’incoronazione di Edoardo VII, Alice incontrò e si innamorò di Andrea di Grecia, figlio di Giorgio Idi Grecia e di Olga Konstantinovna Romanova. Si sposarono con cerimonia civile il 6 ottobre 1903 a Darmstadt. Il giorno seguente, ci furono due cerimonie: una luterana e una greco-ortodossa. Gli sposi erano strettamente legati alle case di Gran Bretagna, Germania, Russia e Danimarca e Grecia; il loro matrimonio è stato uno dei grandi raduni dei discendenti della regina Vittoria e Cristiano IX d Danimarca prima dello scoppio della prima guerra mondiale.
Alice si trasferì in Grecia e assunse il nuovo titolo col nome del marito, principessa Andrea di Grecia e Danimarca.
La principessa Alice e il principe Andrea ebbero la prima figlia, Margherita, due anni dopo. Un anno dopo, nel 1906, nacque Teodora. Nel 1911 arrivò Cecilia. Nel 1914 Sofia. Nel 1921 fu la volta di Filippo, futuro marito della regina Elisabetta II. Tra un figlio e l’altro Alice si occupava di charity mentre Andrea era sempre assente, preso dalla carriera militare. Nel 1908 Alice andò in Russia col marito per il matrimonio della granduchessa Maria di Russia e del principe Guglielmo di Svezia e rimase colpita dall’incontro con una zia, la granduchessa Elizaveta Fëdorovna che si stava sbarazzando di tutti i suoi beni per seguire una vita di spiritualità. Con l’inizio della Prima Guerra mondiale parecchie monarchie cominciavano a traballare e nel 1907 tutta la famiglia dei Battenberg fu costretta a fuggire in Svizzera. A causa dei sentimenti antigermanici del Regno Unito, re Giorgio V chiese ai Battenberg di anglicizzare il cognome, che diventò così Mountbatten. Nel 1920 tornarono in Grecia e presero residenza a Corfù. Ma due anni dopo, quando le armate elleniche furono sconfitte dai turchi, il principe Andrea venne arrestato con parecchi ministri e generali, tutti condannati a morte. A lui la vita fu risparmiata, ma venne condannato all’esilio con tutta la famiglia.
Prima che la situazione cambiasse in peggio, la principessa Alice, il principe Andrea e i loro cinque figli lasciarono precipitosamente la Grecia a bordo della nave inglese HMS Calypso, nel 1922. Filippo, che aveva solo diciotto mesi, fu portato via in una culla improvvisata con una cassetta per le arance. La famiglia si sistemò a Saint-Cloud, nella periferia di Parigi, dove venivano mantenuti dalle donazioni dei parenti sparsi per l’Europa, con cui si riunirono nell’ottobre del 1928 per festeggiare le loro nozze d’argento. Alice organizzava accoglienze e rifugi per gli altri fuggiaschi dalla Grecia, ma stava cedendo.
La principessa iniziò a lavorare in un negozio di beneficenza prendendosi cura dei rifugiati greci. Diventò anche profondamente religiosa e nel 1928 si convertì alla Chiesa greco ortodossa. A quel punto iniziarono i primi segni di squilibrio psicologico: Alice, nel suo delirio, era convinta di essere in diretto contatto con Gesù Cristo e di poter ricevere messaggi divini. Ragion per cui fu separata dalla sua famiglia – compreso l’ultimogenito Filippo, che non aveva ancora 10 anni – e ricoverata in un manicomio in Svizzera.
Alla principessa fu diagnosticata una schizofrenia paranoide. Venne quindi richiesto il parere di Freud in persona. Il padre della psicoanalisi si pronunciò: il disturbo della principessa nasceva da uno squilibrio sessuale. Alice venne dunque sottoposta – contro la sua volontà- a una sterilizzazione forzata che le portò una menopausa precoce e altri disturbi, senza certo procurarle alcun beneficio a livello mentale.
Benché non abbiano mai divorziato, il principe Andrea dimenticò presto l’ex ragazzina sorda che aveva tanto voluto sposarlo. A Montecarlo e nel sud della Francia, trascorse il resto della sua vita giocando d’azzardo, bevendo e passando da un’avventura galante all’altra. Nel 1932 Alice fu dimessa dal manicomio in Svizzera e si recò a vivere in Germania. Viveva come una vagabonda, dormiva in camere affittate. Ma in silenzio, era una dura oppositrice del nazismo. Rivide Filippo cinque anni dopo e non per una bella occasione. La figlia Cecilia di 26 anni era morta in un incidente aereo e lei e il figlio adolescente si ritrovavano al suo funerale. Gli chiese di andare a vivere con lei in Grecia, ma lui aveva iniziato la sua carriera nella Royal Navy e fu costretto a lasciarla. In Grecia ci andò da sola e mentre suo fratello Louis le mandava aiuti economici da Londra, lei li donava agli affamati e aiutava ebrei a evitare la deportazione. Intanto, due dei mariti delle figlie diventavano spietati membri delle SS. Quando i nazisti cominciarono a sospettare che nascondesse in soffitta i Cohen, una famiglia che era stata fedele al re Giorgio I di Grecia, lei sfruttò la sordità per fingere di non capire le domande all’interrogatorio e se la cavò.
Nel 1944 il principe Andrea morì per un attacco di cuore all’Hotel Metropole di Montecarlo. Alice ricevette la notizia quando ancora imperversavano i bombardamenti e camminava miracolosamente nelle strade per distribuire viveri fra i proiettili che le fischiavano intorno senza colpirla. Non aveva mai perso la speranza di riunirsi a lui. Alla fine della guerra, il conte e politico Harold Macmillan riuscì a rintracciarla e raccontò di averla trovata in condizioni umilissime. Nel 1947, per donare un anello di fidanzamento alla giovane Elisabetta, Filippo “il principe senza casa e senza regno” come lo chiamavano i consiglieri di re Giorgio VI contrari alle nozze, ricevette in dono dalla madre le pietre dalla sua tiara. Il resto venne venduto, e col ricavato Alice fondò il suo ordine religioso e un orfanotrofio nella periferia di Atene. Il 20 novembre del 1947, la principessa Alice era al matrimonio del figlio con la futura regina Elisabetta, mentre le sue due figlie sposate con gli ex esponenti delle SS non erano state invitate. Quando nel 1967 il colpo di Stato in Grecia rese di nuovo rovente la situazione, Filippo pregò la madre di fuggire ma poiché si rifiutava, la mandò a prelevare e caricare su un aereo con la forza. La regina fece assegnare alla suocera una stanza degna del suo rango a Buckingham Palace, da cui, vestita da suora, usciva per aggirarsi nel palazzo reale fumando sigarette.
La principessa Alice di Battenberg morì il 5 dicembre 1969 a Buckingham Palace. Non lasciò al figlio alcuna eredità. Avendolo visto ben sistemato, aveva devoluto tutto ai bisognosi. La inumarono nella Cripta Reale nella St. George’s Chapel, nel Castello di Windsor, ma prima di morire aveva espresso il suo desiderio di essere sepolta presso il convento di Santa Maria Maddalena nel Getsemani sul Monte degli Ulivi a Gerusalemme (vicino a sua zia Elizaveta Fedorovna)
Il suo desiderio è stato realizzato il 3 agosto 1988 quando i suoi resti vennero trasferiti al suo ultimo luogo di riposo in una cripta sotto la chiesa
Poco prima di morire scrisse una lettera a Filippo chiedendogli di essere coraggioso e promettendo che gli sarebbe stata sempre vicina, dopo la morte. Nel 1994 i due figli della famiglia Cohen, che Alice aveva nascosto a rischio della vita, andarono ad assistere al Yad Vashem (il Memoriale dell’Olocausto) a Gerusalemme alla cerimonia in cui la principessa Alice di Battenberg veniva insignita dell’onorificenza postuma di Giusto fra le Nazioni, come non-ebrea che si era opposta all’Olocausto. Nel 2010, la principessina sorda e tormentata è entrata nella gloria ed è stata nominata “Eroina della Shoah” da parte del governo britannico.
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«Nel corso della sua vita, tutti i suoi punti fermi furono ribaltati», ha scritto il suo biografo Hugo Vickers.